MENTE CORPO SPIRITO
IL DIO NEL QUALE CREDO.
Da bambino mi hanno raccontato che Dio è il creatore del mondo, non capivo bene se il mondo era la terra o l’intero universo, e mi hanno raccontato che dopo tutte le cose e gli animali, ha creato l’uomo (maschio e femmina, come dice Benedetto XVI) prendendo del fango e soffiandoci sopra dopo aver sagomato una statuina.
Ha soffiato la vita dall’esterno in un corpo inanimato.
Dopo un po’ di tempo ho capito che Dio non ha le mani, e neanche la bocca e forse neanche i polmoni per soffiare, però la Bibbia dice che ha “compiuto un lavoro”, e che dopo la fatica si è riposato al settimo giorno.
Ma cos’è l’uomo che ha creato?
Se analizziamo i componenti fisici che lo costituiscono ci troviamo di fronte un organismo, cioè una struttura organizzata capace di molteplici attività, che è scomponibile in strutture anch’esse organizzate sempre più piccole: organi, cellule, molecole, atomi, particelle elementari – protoni, elettroni, quark – e alla fine scopriamo che quella struttura che sembra così consistente, il corpo umano è costruita con elementi sempre più piccoli che lentamente si dissolvono fino a scomparire: diventa una cosa impalpabile! Energia.
Da studente ho dovuto faticare non poco per capire il concetto di energia, è un concetto assolutamente astratto, impossibile da immaginare e da individuare da qualche parte, se ne possono conoscere soltanto gli effetti che può produrre: è definita infatti “capacità di compiere un lavoro” non sappiamo cos’è, sappiamo che c’è perché vediamo che produce effetti.
Basta infilare un dito nella presa della corrente per sentire gli effetti di quella che chiamiamo energia elettrica.
L’energia viene classificata in varie categorie, che non sto ad enumerare, c’è un tipo di energia capace di concentrarsi in uno spazio isolato e di produrre corpuscoli, che chiamiamo materia, e questi hanno la capacità di combinarsi fra loro per formare organismi sempre più complessi, quelli che partendo “dal basso” si trasformano con l’evoluzione e diventano “uomo”.
L’uomo è in sostanza è una concentrazione in un dato spazio, di energia organizzata, la quale ha prodotto il lavoro che chiamiamo “uomo”.
E=M*C2
Sembra una formuletta di qualche rebus, invece è la formula che dice:
l’energia (E) è equivalente alla massa (M materia) moltiplicato la velocità della luce (C) al quadrato.
Cioè, materia ed energia sono la stessa cosa in forme diverse, possono essere trasformate l’una nell’altra.
I corpi si costruiscono accumulando energia, la bomba atomica disgrega la materia in corpuscoli e radiazioni.
La velocità della luce è di trecentomila chilometri al secondo circa, il che significa che nella materia è accumulata una quantità spaventosa di energia.
Dio non ha creato l’uomo agendo dal di fuori, su un oggetto inanimato, ma ha costruito l’uomo facendolo crescere per virtù propria, dall’interno.
La creazione questo è, qualcuno o qualcosa ha impresso nell’universo queste capacità di trasformazione e di costruzione corpi sempre più complessi.
Se le persone che hanno scritto e poi redatto le prime pagine della bibbia, avessero avuto le conoscenze che abbiamo noi oggi, sicuramente avrebbero raccontato la creazione in modo molto diverso.
Dio non lo posso conoscere, se esiste (ed io credo che esiste) se lo penso, posso pensarlo soltanto come una forma di energia (energia pura, tanto per definirlo in qualche modo) capace di provocare una concentrazione di energia che diventa progressivamente tutto ciò che esiste, e in certi casi ha la capacita di auto – riprodursi,
e in questo riprodursi diventa più complesso e la complessità lascia emergere capacità nuove che chiamiamo spirito, ma che tutto sommato non sappiamo cosa sia, perché non possiamo vederlo, conosciamo soltanto gli effetti che produce attraverso l’attività umana.
Questo è quello che posso capire umanamente, con la mia ragione, e con le mie conoscenze attuali, per conoscere di più devo rivolgermi non più alla ragione, ma alla Rivelazione.
Anche la Rivelazione però non è un dato fissato una volta per tutte, leggendo la Bibbia si scopre che le qualità attribuite al “creatore” si modificano nel tempo, diventano sempre più raffinate fino al momento in cui Gesù Lo definisce “Padre”, e poi complica le cose parlando di Spirito che invierà dopo la sua resurrezione.
Non credo però che debba essere considerato padre nel senso “umano”, tanto è vero che nel caso dell’uomo si parla di creazione, non di generazione, ma padre in quanto “datore di vita”, e quindi può anche essere chiamato madre; però vedo che per dare la vita utilizza i meccanismi dell’evoluzione, non l’intervento diretto dal di fuori sulle cose finali prodotte.
Ecco, questo è quello che io credo Dio: il promotore di un movimento grandioso che genera l’universo con tutte le caratteristiche in base alle quali emergerà quello che chiamiamo “spirito”, che non sappiamo bene cos’è, ma sappiamo che c’è perché vediamo gli effetti che produce.
Una sorta di energia che produce energia, la quale concentrandosi e organizzandosi produce tutto quello che esiste, di materiale e di spirituale.
Questo è il mio Dio.
La speranza che coltivo, è che tutto questo non vada perduto con la morte, ma che sopravviva quella entità spirituale che si è costruita nel tempo con tanta fatica, e che chiamo io.
(Luigi Macchiarulo)