Un giudice interiore è sempre all'opera
- Soffri di disturbi fisici a cui non sai dare una risposta?
- Nonostante i farmaci continui ad accusare malessere?
- Hai già consultato medici senza alcun risultato?
- Forse il tuo problema ha cause diverse da quelle che pensavi.
Il giudice interiore è una voce interna critica che costantemente valuta le nostre azioni, pensieri e sentimenti. È influenzato da modelli familiari, culturali e religiosi che ci inducono inconsapevolmente a chiederci se il nostro comportamento è accettabile oppure no, se l’opinione che le persone hanno di noi è favorevole verso ciò che facciamo.
I valori e le aspettative della società, della famiglia e delle istituzioni religiose possono creare un senso di inadeguatezza. Ci si sente sempre in bilico tra ciò che si è e ciò che si dovrebbe essere. Queste aspettative possono generare un profondo malessere e frustrazione.
Il continuo confronto con standard irrealistici porta a una costante auto-valutazione. Questo può sfociare in ansia, depressione e sintomi psicosomatici, poiché il corpo manifesta il conflitto interiore attraverso il malessere fisico.
L’ideale di perfezione, spesso inarrivabile, inibisce l’autenticità. Le persone iniziano a vivere secondo le aspettative altrui, perdendo di vista chi sono realmente.
È importante riconoscere che le emozioni e i sentimenti non sono né giusti né sbagliati. Ogni emozione ha un valore e una funzione, e reprimerle può portare a tensioni fisiche e psicologiche. Le emozioni, bisogna ricordarlo, sono finalizzate al nostro bene. Per esempio, la rabbia, è uno strumento di autodifesa e di autoaffermazione, per cui non deve essere vista come una pulsione negativa, anzi, è un’emozione necessaria alla sopravvivenza, capace di difenderci dalle prevaricazioni.
Che cosa succede, invece, quando si resta sordi ai nostri impulsi istintivi e naturali? Quello che la psicologia definisce somatizzazione. La somatizzazione si verifica quando il malessere emotivo si traduce in sintomi fisici. Ad esempio, lo stress e l’ansia possono manifestarsi come mal di testa, dolori muscolari o disturbi gastrointestinali.
È fondamentale lavorare per silenziare il giudice interiore, accettando le proprie emozioni e permettendo a se stessi di essere imperfetti. La consapevolezza di sé e l’auto-compassione sono chiavi per il benessere.
È importante quindi dare voce ai propri sentimenti e confrontarsi con le proprie paure. Accettare che il percorso verso l’autenticità è un viaggio personale e che ogni passo, anche imperfetto, è valido. Liberarsi dal giudice interiore significa ritrovare il benessere.
La dott.ssa Bradescu offre un percorso alternativo al trattamento di problemi psicosomatici. Attraverso la tecnica Bowen (o Bowen terapia o Bowtech), e in abbinamento ad altre discipline olistiche, predispone il corpo e la mente a ritrovare il benessere in modo autonomo, innescando un processo di autoguarigione.
Sono tantissimi i casi di successo nel mondo che confermano quanto sia potente questo approccio, soprattutto perché
- Il metodo utilizzato non ha contro indicazioni
- Il metodo è adatto a tutti
- Il metodo Bowtech, in particolare, porta il corpo a reagire e guarire con dei semplici movimenti, in precisi punti del corpo.
Ogni persona ha esigenze diverse per questo è importante capire e ascoltare il proprio corpo con l’aiuto della dott.ssa Bradescu e trovare, con la tecnica Bowen e il sapiente abbinamento di altri strumenti che fanno parte della professionalità della dott.ssa Bradescu, le cause del malessere.
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