Le noci
CON LE NOCI PRODUCI I NEUROTRASMETTITORI
Grazie a questo frutto secco diamo al cervello un aminoacido molto importante per costruire i messaggeri chimici del sistema nervoso.
Secondo la teoria delle similitudini, il cervello riceve un beneficio particolare dal consumo di noci. Ciò perché effettivamente i gherigli del frutto somigliano in maniera sorprendente all’encefalo e dunque (stando a questa teoria tanto antica quanto valida) ci deve essere un legame naturale tra tale alimento e questa parte del corpo. Con il tempo si è capito che quanto suggerito dalla somiglianza si dimostra vero anche dopo il vaglio della scienza. E per più di un motivo.
TOLGONO L’INFIAMMAZIONE E I RADICALI LIBERI
Similmente a come abbiamo visto per i semi di lino, le noci contengono acidi grassi essenziali che sono molto utili per combattere le sostanze pro infiammatorie che possono interessare anche il sistema nervoso. Sono anche una fonte di vitamina A, antiossidante, e vitamine B1 e B2, che proteggono la guaina mielinica, l’”isolante naturale” che serve a sua volta a difendere l’integrità delle terminazioni nervose, in modo che non ci siano problemi nella trasmissione del segnale. Ma le noci sono anche ricche di aminoacidi che svolgono innumerevoli funzioni, a livello neurologico.
SONO FONTI DI FENILALANINA
Si chiama così la sostanza che serve, tra le altre cose, a “fabbricare” i messaggeri chimici del cervello. Tra questi ricordiamo la serotonina, che assicura la stabilità dell’umore, e la dopamina, che aiuta a dare un senso di soddisfazione ma serve anche per controllare i movimenti del corpo. Aggiungiamo poi anche adrenalina e noradrenalina, che sono ormoni indispensabili quando serve il massimo dell’impegno psicofisico. Di noci non ne servono molte: ne bastano due o tre al giorno per ottenere il beneficio desiderato.